L’agricoltura di fronte alle sfide climatiche e ambientali.
Era il tema dell’intervento di Serge Zaka, esperto appassionato di agro-climatologia. I suoi lavori di ricerca vertono sull’impatto del cambiamento climatico in agricoltura. I punti chiave da ricordare del suo intervento sono i seguenti.
Quali saranno le conseguenze climatiche di un aumento medio delle temperature di +3°C (in base allo scenario del GIEC) nelle nostre regioni ?
- Il bacino del mediterraneo sarà il « punto caldo » del cambiamento climatico : le precipitazioni annue diminuiranno in modo considerevole.
- Nell’Europa centrale, invece, la quantità annua delle precipitazioni non subirà un impatto rilevante, ma il problema si porrà in termini di :
– suddivisione di tali precipitazioni nell’arco dell’anno. Saranno più abbondanti durante l’inverno con « +7% di acqua con 1°C in + » e insufficienti in estate (quando il fabbisogno delle colture è massimo)
– minore efficacia di tali precipitazioni (rischio di ruscellamenti) - La presenza regolare di temperature estreme che arrivano fino a 50°C rappresenta un rischio in Europa (si sono già osservati episodi superiori a 45° nel sud della Francia)
In che cosa il sorgo è più resiliente, rispetto ad altre colture, di fronte al cambiamento climatico ?
Il sorgo offre migliori performance in caso di temperature elevate.
Reazione alla temperatura
La temperatura ottimale del sorgo è più elevata.
Il sorgo mostra una migliore performance, quando la temperatura è elevata.
Il periodo di crescita del sorgo è più breve
Coltura | Periodo di crescita (in numero di giorni) | Fabbisogno idrico durante il periodo di crescita (mm) |
---|---|---|
Riso | 90-150 | 450-700 |
Mais | 125-180 | 500-800 |
Orzo | 120-150 | 450-650 |
Grano | 120-150 | 450-650 |
Sorgo | 120-130 | 450-650 |
Il sorgo richiede un periodo di crescita meno ampio e ha un fabbisogno idrico ridotto rispetto al mais.
FAO