Il sorgo-stellato e il progresso genetico: linee di ricerca e prospettive.
Rese in aumento.
Nel corso degli ultimi 50 anni, grazie al progresso genetico, la resa per il sorgo da granella è raddoppiata, passando da 3 a 6T/ha, come evidenziato nel grafico sotto riportato (fonte Arvalis-institut du végétal).
Tolleranza al freddo e vigore iniziale.
I produttori di sementi stanno effettuando notevoli sforzi di ricerca, per quanto riguarda i criteri di tolleranza al freddo e di vigore iniziale. La tolleranza al freddo costituisce, infatti, un criterio determinante, per estendere le zone di produzione del sorgo nel nord dell’Europa. Attualmente, per potere seminare il sorgo, è necessario aspettare che la temperatura del terreno raggiunga i 12°C. Con le future varietà questa soglia potrebbe abbassarsi, permettendo così semine più precoci, in grado da garantire un raccolto a sua volta più precoce, con un migliore potenziale di resa e una migliorata qualità della semente.
Nuove potenzialità per il sorgo stellato.
Oltre ai due criteri fondamentali, vigore iniziale e tolleranza al freddo, i ricercatori stanno esplorando altre piste per ottenere ulteriori progressi. L’obiettivo di tali lavori è quello di dotare il sorgo stellato di caratteristiche che corrispondano alle aspettative del mercato europeo. Per esempio:
– sviluppare varietà di sorgo con una granella la cui consistenza e struttura la rendano ancora più idonea alle trasformazioni destinate all’alimentazione umana;
– far tesoro della grande diversità genetica del sorgo selvatico (esiste una gran quantità di popolazioni), per identificare nuove caratteristiche interessanti (non OGM) da valorizzare in un prossimo futuro. E’ anche possibile, grazie alla genetica, migliorare il contenuto proteico e la digeribilità delle proteine. E, sempre grazia alla genetica, è possibile continuare ad aumentare progressivamente la resa, migliorando la fioritura e la fertilità;
– combinare le qualità del sorgo da insilato e dotare le nuove varietà di tipo BmR (Brown mid Rib), che presentano la particolarità di avere un basso contenuto di lignina, oltre a un valore nutritivo e una digeribilità simile a quella del mais da insilato, di una buona tolleranza all’allettamento.
Una ripresa della ricerca pubblica sarebbe un altro segnale molto forte per lo sviluppo del sorgo in Europa!