Un diserbo
efficace

Un diserbo efficace

Il sorgo è una coltura sensibile all’azione precoce delle infestanti. La buona riuscita del diserbo è uno dei punti chiave del ciclo vegetativo. La questione più problematica è rappresentata dal controllo delle graminacee estive.

Per prima cosa, la semina deve essere effettuata su un terreno pulito, avendo cura di evitare gli appezzamenti fortemente soggetti alla presenza di graminacee estive, in particolare il miglio e il sorgo di Aleppo (o sorghetta), per i quali non esistono soluzioni efficaci di lotta chimica all’interno della coltivazione.

Il sorgo è una coltura esigente in termini di impianto: è importante che emerga rapidamente e in modo omogeneo, soprattutto per facilitare il controllo delle infestanti e limitare la concorrenza tra il sorgo stesso e le graminacee estive in particolare. Pertanto, è opportuno curare la preparazione del letto di semina, garantire una buona qualità della semina per assicurare un contatto soddisfacente tra suolo e seme e seminare su un terreno riscaldato (con temperatura superiore a 12 °C) e a una profondità sufficiente (3-4 cm), in modo tale da limitare la sensibilità agli erbicidi, in particolare i graminicidi a penetrazione radicale utilizzati su terreno filtrante o prima di un periodo piovoso.

Le diverse strategie di diserbo e le epoche di trattamento

 

erbicidi utilizzabili per la coltura del sorgo e loro posizionamento.

Le strategie possibili dipendono dalla gamma di soluzioni disponibili nei vari paesi.
I paesi che ancora oggi autorizzano l’impiego di Concep III nel trattamento delle sementi (antidoto contro la fitotossicità a base di S-Metolachlor) possono applicare l’S-Metolachlor in pre-emergenza. In ogni caso, per le sementi non protette dal trattamento con Concep III, l’ S-Metolachlor dovrà essere necessariamente applicato a partire dallo stadio di 3 foglie.

I consigli dello specialista per un diserbo efficace.

Sfide, argomentazioni, pre e post-emergenza, sarchiatura, selettività… In soli 3 minuti, Sandrine Volan, ingegnere di Arvalis – Institut du végétal ci offre i suoi preziosi consigli.

Il diserbo post-semina pre-emergenza del sorgo

A fronte delle problematiche sempre più pressanti legate alla diversificazione delle graminacee e delle dicotiledoni, le strategie di diserbo pre-emergenza continuano a rappresentare una soluzione valida sotto il profilo dell’efficacia. Infatti, la concorrenza delle infestanti può instaurarsi precocemente dopo la semina e perdurare fino alla copertura dell’interfila, vale a dire verso lo stadio delle 8-10 foglie del sorgo, quando viene a mancare la luce necessaria alle infestanti sottostanti.

È importante intervenire sulle graminacee in fase di emergenza e non superare lo stadio delle 2-3 foglie. Tale applicazione può essere scelta anche per combattere le dicotiledoni classiche. Anche in questo caso, l’umidità superficiale del terreno al momento del trattamento e nei giorni successivi è fondamentale per la buona riuscita del diserbo, soprattutto per gli erbicidi a penetrazione radicale.
L’applicazione allo stadio di 3 foglie del sorgo assicura un buon margine di selettività dei prodotti rispetto alla coltura.

È un trattamento mirato essenzialmente alle dicotiledoni (annuali o vivaci) e che può essere realizzato solo in caso di emergenza contemporanea e uniforme delle infestanti, dallo stadio di plantula fino allo stadio di 4 foglie per le annuali.

Una coltura adatta al diserbo meccanico

Le soluzioni di diserbo meccanico permettono di completare e mantenere il controllo delle erbe infestanti all’interno della coltivazione. È possibile prevedere un passaggio con erpice strigliatore o zappatrice rotativa qualche giorno dopo la semina (tecnica del passaggio “alla cieca”), a condizione che questa sia stata effettuata a una profondità leggermente maggiore.

Verso lo stadio di 5-6 foglie del sorgo è possibile eseguire anche una o più sarchiature (con rincalzatura).